Penna e inchiostro di china su carta. mm 290x204. A penna in basso didascalia: "Dante che rifugiato nella Badia Camaldolese di Fonte Avellana, poco distante da Gubbio, sovente saliva nella cima dell'Appennino e contemplava la sua patria e godeva dire che non era lungi da lei". Bello studio compiuto e rielaborato di impronta sabatelliana. Bezzuoli trattò più volte temi danteschi già cari al maestro in disegni e dipinti. Il quadro Il conte Ugolino fu anche lodato in un componimento poetico (A Giuseppe Bezzuoli pel suo quadro del conte Ugolino, ottave di Luigi Tonti, Firenze 1835).
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