Manoscritto di 52 pp. (mm 340x245), contenente 8 disegni a penna e inchiostro acquerellato di cui uno sulla copertina. Contiene due racconti "Mattino di mezz'agosto" (prima stesura da rivedere, datato in calce agosto-settembre 1943) e "Il dilettante di osteologia". Negli anni cupi della guerra, Carlo Zocchi esprime in questi racconti e nei disegni spettrali che li accompagnano il suo sentimento umano, sgomento di fronte all'orrore della distruzione e il suo antifascismo pacifista.
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