Manoscritto musicale autografo. 1 carta pentagrammata a mano su 20 pentagrammi, scritta recto e verso. Al lato desto della carta, al recto, si legge: “Autografo di Vincenzo Bellini i suoi fratelli / Carmelo [da altra mano] e Mario”. Carta con alcune bruniture. Minime mancanze della carta in prossimità delle piegature senza perdita di testo musicale o poetico. Dimensioni: 230x330 mm.
L’abbozzo presenta musicati i versi di Imogene (soprano) Ah! Lito che a lor ci asconda l’immenso mar non ha […] con indicazione agogica (atto II, eseguiti nel celebre terzetto Vieni, cerchiam pe’ mari (Imogene, Gualtiero, poi Ernesto). E’ presente la linea del canto e solo 2 battute di orchestrazione. Dal racconto degli attuali proprietari, questa carta venne regalata da Carmelo e Mario, fratelli di Vincenzo, al dentista dei Bellini che, all’inizio del XIX secolo, abitava e svolgeva il suo lavoro di fianco all’abitazione della famiglia del musicista. Con Il pirata Bellini affrontò la prima volta – a soli 26 anni - il pubblico della Scala il 27 ottobre 1827 riscuotendo un grande successo. In quell’occasione Imogene era interpretata da Henriette Méric Lalande. Lotto proveniente da un asta precedente per mortis causa, corredato da Attestato di libera circolazione. Lot sold with Export licence, ready to export.