In-8° (mm 168x115). Pagine [24], 696. Fregio xilografico al frontespizio e moltissime illustrazioni incise in legno nel testo. Esemplare con difetti, brunito e in parte slegato, con alcune macchie e tarli sparsi. Legatura coeva in piena pergamena con dorso ormai perduto e piatti lisi, protetta da sovraccoperta in pergamena moderna. Nota di possesso settecentesca al frontespizio, timbro di collezione privata poco leggibile e alcune glosse al testo.
Questo celebre almanacco ebbe grandissima fortuna e diffusione: stampato per la prima volta nel 1582 continuò le pubblicazioni fino ai primi decenni del '900 e conobbe oltre 40 edizioni; l'edizione del 1720 ha aggiunta «una nova ordinatione del far della luna, e suoi aspetti, del calendario, e de moti celesti ad'uso degl'anni correnti, e narratione delle historie, e curiosità del mondo»; cfr. Cantamessa 784 bis; Piantanida 1517; Riccardi I, 115.