In-folio (mm 278x184). Carte [56] con l'errata presente ma applicata sul foglio di guardia e rifilata allo specchio di scrittura, come usuale. Con diagrammi e illustrazioni incisi in legno nel testo. Le carte G4-H1 mostrano evidenti segni di restauro e aloni di umidità, hanno strappetti riparati e la parte superiore del foglio ricostruita con alcune lettere restituite a penna. Poche carte precedenti e quelle successive sino alla fine del volume hanno nel medesimo margine superiore un restauro progressivamente più contenuto. Per il resto esemplare con le usuali lievi bruniture dovute alla carta del tempo. Legatura posteriore in piena pergamena con un taglio riparato lungo la cerniera posteriore, e altre minori mende.
Edizione originale e la sola conosciuta di un'opera rara e di indiscutibile rilevanza, in cui Keplero espone delle prime embrionali idee che influirono sulla scoperta del calcolo infinitesimale. Completa della carta dell'errata, spesso mancante. La Nova stereometria fu anche la prima opera mai stampata nella città di Linz, dove poi nel 1618 Keplero pubblicò con Plank anche la princeps dell'Epitome astronomiae copernicanae. In questo breve trattato Keplero obietta al modo in cui i mercanti calcolavano al tempo il volume e quindi il contenuto delle botti di vino e partendo da questo spunto di natura pratica estende la sua analisi ad altri casi cercando «to generalize the study to include shapes generated by conic sections [...] rotated around any line in thei plain» (Voelkel 82). Caspar 48.