In-4° (mm 205x148). Carte 108 (di 122), mancano 10 carte di testo e 4 carte bianche. Segnatura: a10 b-p8. Mancano a1-a10, g1, g8, p7-p8. Testo in carattere tondo (R 84) su 38 linee. Spazi per capilettera con letterine guida. Con 38 illustrazioni di segni zodiacali e costellazioni a mezza pagina nel testo. Qualche fascicolo brunito, forellino di tarlo e poi esile lavoro marginale ai quaderni l-n, altre minime mende. Legatura moderna in piena pergamena antica con titoli impressi in nero su tassello pergamenaceo al dorso. Ex-libris Carpaneto e Lusini applicati al contropiatto. Alcuni schizzi e glosse di antica mano al testo.
Prima edizione dell'Opera di Avieno, edita per le cure di Vittore Pisano e Giorgio Valla suo maestro, in cui sono raccolti la versione metrica in latino di Avieno del poema astronomico Phaenomena di Aratus Soliensis e due suoi poemi geografici, la versione latina dell'Orbis terrae descriptio di Dionysius Periegetes (carte d3v-f6r) e le Orae maritimae (carte f6r-g8r), un periplo in cui descrive le coste mediterranee da Cadice a Marsiglia basato in larga parte sul Massaliote Periplus, manuale in greco per i mercanti marittimi del VI secolo a.C. andato perduto; seguono la traduzione latina e il commento dei Phaenomena di Giulio Cesare Germanico (carte h1r-m8r) e di Cicerone (carte m8v-n6v), oltre al Medicinae liber di Quinto Sereno Sammonico qui in prima edizione (carte n7r-p6r), in cui si registra la prima occorrenza del termine abracadabra. L'aver aggiunto questo scritto di medicina a opere di carattere astronomico-geografico dovette causare molti fastidi all'editore e allo stampatore se si rese necessaria una ulteriore dedica a Paolo Pisani, edita in fine del volume, in difesa di questa scelta. La nostra copia è purtroppo scompleta del quaderno a10 con la prima dedica di Vettore Pisani a Paolo Pisano e l'inizio dei Phaenomena di Avieno e della carta g1 con parte del testo delle Orae maritimae; mancano anche la prima e le ultime due carte bianche, e g8 sempre bianca. La versione di Germanico è inoltre adorna di 38 xilografie, alcune delle quali sono la copia in controparte di quelle utilizzate nell'edizione 485 dell'Hyginus di Ratdolt, da blocchi precedentemente utilizzati da Tommaso de Blavi. BMC V, 294; Essling 431; Goff A-1432; GW 3131; Hain-Copinger 2224; Sander 718.