Foglio di antifonario pergamenaceo (mm 500x350) con iniziale 'S' miniata (mm 150x160). Tempera e oro su pergamena. Scrittura rotonda, notazioni musicali quadrate su tetragramma, elaborata cornice a volute fogliate e cornucopie con contorno in oro, popolata di figure, una iniziale più piccola rubricata in rosso con inserti in blu e in verde. In cornice (mm 770x570).
Splendida iniziale 'S', «Sacri fontis aqua perennis», Responsorio ambrosiano in Baptistero cantato prima dell'annuncio della Resurrezione. Precede l'antifona rubricato: «In nomine individue et sancte Trinitatis ac incarnati [...] item beate virginis genitricis Marie ac sanctorum martirum nazarii et celsi...». La miniatura raffigura la Resurrezione di Gesù, in piedi sopra al sepolcro e circondato da soldati impauriti e piangenti. L'iniziale, in rosso e verde, è riquadrata da uno sfondo dorato. L'intero foglio è bordato da una splendida cornice a volute fogliate e cornucopie; in alto al centro campeggia il monogramma di Cristo entro un serto d'alloro sostenuto da due figure verginee, al centro in basso è invece raffigurato San Giovannino, mentre sul lato esterno sempre in una corona d'alloro troviamo re Davide; sul lato opposto sono raffigurati due puttini e una scimmia con una zampogna. La provenienza lombarda, oltre che dal Responsorio del rito ambrosiano, sembra indicata anche dal putto che sorregge una fiaccola fiammeggiante, simbolo degli Sforza. Il miniatore potrebbe essere Cristoforo de Predis, attivo a Milano tra il 1440 ca. e fino a prima del gennaio 1487, artefice del Libro d'Ore Borromeo conservato nella Biblioteca Ambrosiana.