Matita e carboncino su carta. mm 495x450. Firmato a matita in basso a destra "F. Depero".
Dopo l’esperienza a New York (dall’autunno del 1928 a quello del 1930) il Depero che si affaccia al nuovo decennio è un altro artista. A New York ha visto e vissuto tutto quello che i futuristi in Italia avevano immaginato, e dunque non c’era più nulla da... immaginare. Così, si distanza un po’ alla volta dalle partecipazioni futuriste e si richiude nel suo Trentino, che, è ovvio, influenza spesso le sue ispirazioni verso una declinazione più rustica. In questo disegno di ambientazione vernacolare si possono comunque ravvisare ancora alcuni stilemi futuristi, come questa impaginazione per diagonali dinamiche, ma è chiaro che siamo su un altro piano rispetto al Depero degli anni Venti. Si tratta dello studio preparatorio (peraltro del tutto autonomo come disegno finito in sé) per un disegno a carbone di grandi dimensioni e di formato più rettangolare nella dimensione orizzontale, pubblicato a suo tempo nella sua autobiografia del 1940. Opera archiviata nella sezione Disegni del Catalogo Generale Ragionato delle opere dell'Artista in data 15 ottobre 2020.
Alcuni forellini nei margini quattro angoli del foglio ma complessivamente ottimo stato.