Manoscritti a inchiostro bruno. Una lettera di auguri con disegno. Dimensioni varie.
La scrittrice fiorentina Massimina Fantastici (1788-1959), sposata Rosellini, fu autrice di tragedie, di testi per l’infanzia e di un poema epico sui viaggi di Amerigo Vespucci. Fu molto apprezzata dai contemporanei e frequentò Foscolo, Pellico e Giovanni Battista Niccolini. Lettere scritte ad un amico – il Prof. Pieri – ma di argomento lavorativo. 'Dopo essermi del tutto disimpegnata dallo scriver versi in morte d’Antonietta Trevisan, mi è venuto voglia di farne e ho scritto la qui acclusa canzone […]' (lettera non datata). '[…] Non ho cangiato l’Invido strale giacché mi pare che l’invidiare la Mosconi e l’Albrizi per l’amicizia del Pindemonte sia un sentimento da non far torto a un anima gentile […]' (lettera non datata). '[…] Se intendete l’aver variato qualche frase nel manufatto delle mie commediole, vi rispondo con tutta la franchezza che quantunque io abbia grandissima stima di voi, nulladimeno non saprei ciecamente adottare le correzioni nemmeno d’Omero medesimo se rinascesse […]' (28 gennaio 1832). 'Pellico è l’autore di moda e pare che tutto quello che è suo debba interessare ed essere bello. Questa sera si recita per la terza volta la Gismonda una dell’ultime sue tragedie, e me ne sono stati fatti grandi elogi, sicché vado a sentirla […]' (13 febbraio 1833). '[…] Io feci nella mia tragedia tutti i cambiamenti suggeritimi dal Niccolini […] Ali di Parga […] io sarò pronta a correggerla e ricopiarla anche dieci volte ancora, se mi venissero fatte delle giuste critiche […]' (27 luglio 1836).