Manoscritto a inchiostro marrone. 1 bifolio in carta leggera. Scritte 2 pagine. Al verso della seconda carta il nome del destinatario e traccia di sigillo in ceralacca rossa. Dimensioni 250x200 mm.
Teodoro Gottardi nel maggio del 1832 ottenne il contratto di appalto per la gestione del Teatro alla Scala, con le garanzie finanziarie del Duca Carlo Visconti di Modrone. La lettera fa riferimento a due opere di Mercadante: 'Ismalia, ossia Amore e morte', su libretto di Felice Romani (prima rappresentazione alla Scala il 27 ottobre 1932) e 'Donna Caritea'. 'Dopo la sgraziata malattia che mi impedì all’arrivo in questa d’occuparmi della nuova opera, per cui mi compiaceste accordarmi una dilazione, devo prevenirvi che appena migliorato in salute m’accinsi al lavoro pel quale trovo immensa difficoltà essendo il bellissimo libretto di Romani, complicato di cori e pezzi concertabili, come pure d’un genere fuori dell’ordinario, esigendo perciò maggior studio e tempo per poter ben fare […] credo indispensabile significarvi approssimativamente l’epoca che potrò andare in scena, che sarà non più tardi della metà del prossimo 8bre [ottobre]. Mi permetto di farvi osservare, che il non avervi potuto esimere di dare la mia D. Caritea nocivo sarebbe all’effetto della mia musica ed al vostro interesse il non allontanare […] questi due spartiti […] al fine d’evitare così la monotonia dello stile […]'.