Manoscritto cartaceo a inchiostro bruno. Pagine [3] bianche (di cui due con nota di possesso), 169, [11], [2] bianche di cui una con note e calcoli di mano antica. Segni di matita al piatto interno. Legatura pergamenacea coeva con tracce di scrittura e segni del tempo. Formato oblungo. Dimensioni: 100x145 mm.
Il manoscritto, in italiano, raccoglie, riassumendole in modo libero, le regole di aritmetica pratica scritte in latino da Padre Christophorus Clavius nel suo Epitome arithmeticae praticae del 1585. Lo scopo è didascalico-scolastico, come si evince già dalle prime pagine, che spiegano in modo comprensibile a tutti alcune regole espresse con rigore scientifico dal Clavius: 'Nel pronunciar numeri si comincia dalla mano sinistra […] nel disporre numeri si cominci dalla man destra'. Il testo è suddiviso in 27 capitoli ('distintioni') che riguardano tutte le operazioni aritmetiche con i numeri interi (gli 'integrorum' di C.), la prova del 9 ('examine per 9' di C.), le operazioni con i 'numeri rotti' (le frazioni, 'fractorum' di C.), le proporzioni ('proportionum' di C.). Termina con le radici quadrate ('extractiones radici quadratae', l’ultimo capitolo del Clavius) e poche righe - non terminate - di accenno alle radici cubiche, argomento non trattato nelle Epitome arithmeticae praticae.
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