Manoscritti pergamenacei a inchiostro nero. 24 fogli scritti recto e verso. Testi in latino. Con signa tabellionis. Alcuni difetti ai primi fogli con parziale perdita di testo. In fine si legge 'Questi tre quaderni di contratti […] gli donò a me Roberto Gherardi Piccolomini […] 27 giugno 1760'. Legatura moderna in mezza pergamena con angoli staccata dai fascicoli. Dimensioni: 300x220 mm.
Gli instrumenta sono atti di compravendita. Il primo, il più lungo (19 fogli), è stato rogato da 'Pietro di Sermazinni di Bartolo Cecchi' ed è relativo alla famiglia Gherardi (Bartolomeo, suo fratello e suo nipote Jacopo della badia di Firenze). Il cognome divenne poi Gherardi Piccolomini d’Aragona.