Manoscritto a inchiostro nero. Carte [15], 130 cui seguono varie carte bianche. Testo in italiano. Frontespizio decorato. Il titolo completo, racchiuso in due cerchi, è il seguente: “Il Consolato del mare della nobile città di Messina interpretato e meglio dichiarato dal S.r Placido Bustos messinese con la giunta di molti altri capitoli, tutti per servitio della navigazione maritima nell’anno 1688”. Al contropiatto è applicata una incisione (con difetti) che ritrae la Vergine Maria con il testo: “Noi Vergine Maria [...] humilissima Madre di Dio [...] salutiamo tutti i messinesi dandogli la beneditione di Dio Padre Onnipotente [...]” (al piede “Filippus de Marco sculpsit Messina 1688”. Il testo è così suddiviso: avvertenza per il lettore, indice (Tavole) e testo suddiviso in 234 capitoli del “Consolato del mare interpretati e dichiarati dal Sig. Placido Bustos”. Segue (a carta 127) altro testo relativo all’introduzione della “scala e porto franco” con la seguente intestazione: “D. Giovan Francesco Paceco Gomez de Sandoval Aragon Toledo Velasco Tellez [...] gentil huomo de la Camera di S. M. Tesorero perpetuo della Reali Case di moneta di Madrid, Vicerè, luogotenente, e Capitan Generale di questo Regno di Sicilia”. Tagli dorati. Legatura in pelle coeva con impressioni in oro e il titolo ai piatti “Il consolato di mare di Placido Bustos”. Dimensioni: 290x200 mm.
Il mercante Placido Bustos, nella prefazione del manoscritto, spiega il motivo che lo ha condotto a scrivere questo testo. “Perché nel Libro del Consolato del Mare di questa Nobile Città di Messina si ritrovano per l’antichità molte parole oscure e dubiose, vocali corrotti e discomposti che al presente non si possono bene interpretare [...]. Perciò io Placido Bustos negotiante messinese, havendo più d’annj trenta caminato il Mondo pratticando sempre Negotij maritimi [...] mi ho preso questo travaglio con consiglio di persone esperte, si come Patroni di Navi, Navilij, Marcanti e Marinai, e letto più volte e ben considerato, libri antichi e moderni del Consolato del Mare, mi sono forzato d’interpretare e meglio dichiarare i seguenti capitoli con la giunta di molti altri [...]”. Bustos tratta pertanto del ruolo dei Consoli e del loro rapporto con i mercanti, diritti e doveri dei marinai e i loro rapporti con il “padrone”, navigare a salario, regole relative alla mercanzia guasta o bagnata, casi di gettito di mare, casi di naufragio, poteri del podestà nei confronti de padrone di una nave, casi di frode, il noleggio, la sicurezza e le assicurazioni, il ruolo del mezano, come ormeggiare, notizie sui corsari ecc.