Carta salata (da negativo su carta), mm. 202x276. La stampa presenta un'alterazione dei toni soprattutto lungo i margini laterali e una piccola macchia chimica visibile al verso. In passe-partout con coperta in cartone acid-free.
La veduta, tra le più celebri e più ricorrenti nelle raccolte di viaggiatori, artisti e amatori che collezionarono all'epoca stampe fotografiche di Caneva, raffigura una località nei pressi di Roma, che fu molto frequentata dagli artisti fin dal Seicento e nota appunto come 'Valle del Poussin', in quanto tradizionalmente amata dai pittori paesaggisti che spesso la ritrassero nei loro dipinti (come Claude Lorrain, Jean-Baptiste-Camille Corot, Vittorio Avondo). Si tratta del Fosso della Crescenza, fiumiciattolo scavalcato da un piccolo ponte, con il Casale della Crescenza sullo sfondo, nei pressi della Via dei Due Ponti, sulla via Flaminia. Oltre a vari altri esemplari, più volte pubblicati, si conserva il relativo negativo, nel fondo Tuminello, presso l'Istituto centrale per il catalogo e la documentazione (ICCD, Roma: in Romano 1994, p. 101). Maggia et al. 2003, p. 16 e Bonetti 2008, p. 117 e p. 148, n. 31 (con bibl. relativa anche ad altri esemplari).