In-folio (mm 410x295). Pagine [6] bianche, [2], 177, [3], [8] bianche, a bifoli sciolti, con 30 litografie originali di Massimo Campigli di cui 16 a piena pagina, stampate in nero, rosso e seppia. Esemplare in barbe, perfettamente conservato entro cartella editoriale illustrata, conservata entro cofanetto in cartonato, liso e con dorso parzialmente staccato. Uno dei 140 esemplari con numerazione araba, firmato a matita da Campigli al colophon, su una tiratura complessiva di 150 copie. Si aggiunge uno bozzetto preparatorio della litografia in rosso presente a pagina 32 dell'opera (mm 135x230), illustrato fronte-retro e parzialmente applicato al recto di un bifolio sciolto. Il disegno sul retro risulta più impreciso, ma con un'impostazione simile all'originale; il fronte, più dettaglio, si discosta a livello compositivo dall'originale per la mancanza delle figure in primo piano e i dettagli degli angoli in primo piano meno pronunciati, per la resa delle colonne e la presenza della cupola sullo sfondo.
Uno dei prodotti più belli dell'editoria d'Artista del periodo, nonché uno dei lavori grafici più apprezzati di Campigli. La cura e la tiratura delle pietre tipografiche fu affidata a Pietro Fornasetti. Jentsch, 105; Mardersteig 59.
Per altre opere illustrate da Massimo Campigli si veda il lotto 282.