Asta 46 - II / Libri a stampa dal XV al XIX secolo [Parte II]

mer 4 OTTOBRE -  gio 5 OTTOBRE 2023
Lotto 461

Il telescopio e la fondazione dell'acustica geometrica

Biancani Giuseppe

Sphaera mundi, seu Cosmographia, demonstrativa, ac facili methodo tradita...

Bononiae: typis Sebastiani Bonomij sumptibus Hieronymi Tamburini, 1620.

In-4° (mm 226x160). Pagine [22], 2 bianche, 445 [i.e 447], 1 bianca con 1 tavola ripiegata fuori testo e numerose tavole in xilografia nel testo, inclusa una con volvella (conservata) a carta 2F2r. Frontespizio impresso a due colori. Copia marginalmente gorata, con alcune fioriture e bruniture (più evidenti in occasionali fascicoli) ma completa, marginosa e complessivamente ben conservata. Legatura rimontata in piena pergamena rigida con cornici concentriche di filetti impresse in oro ai piatti e ferri dorati al dorso. Macchiato il piatto anteriore, alcuni forellini al dorso.



Rara prima edizione, arricchita da illustrazioni nel testo, di questo trattato di astronomia in cui il gesuita Giuseppe Biancani riunisce interventi su, tra gli altri, Galileo e Keplero. L'opera riveste notevole importanza poiché nel testo fa per la prima volta la sua comparsa in maniera ripetitiva e strutturata il termine "telescopio" (McColley, Josephus Blancanus and the adoption of our word Telescope, pp. 364-365) ma non solo: una parte è anche dedicata all'acustica. Biancani introdurrà la proposta della creazione di una nuova branca della scienza, l'Ecometria, che si svilupperà poi fino ad assumere il nome moderno di acustica. Per questo motivo è a ragione definito il fondatore dell'acustica geometrica. L'opera è inoltre arricchita da una bibliografia scientifica che spazia tra astronomia, fisica, prospettiva, musica, meccanica, etc. McColley, 364-365: «Blancanus was one of the most able and respected of the Catholic astronomers»; Carli-Favaro, 83. Cinti, 95 (citando la terza); Riccardi I, 127; Thorndike VII, 49-51: «A new presentation was needed he said, in order to summarize the great recent progress in astronomy from discoveries made with the telescope. He cites Tycho Brahe and Kepler with respect and aftems refers the reader to them for further information. He discusses the satellites of Jupiter and Saturn, sundpots, and the new stars of 1572, 1600, and 1604». Si veda Barbieri Patrizio, Gli acustici gesuiti e il problema degli strumenti musicali a vento (c. 1580-1680) in A cavallo di un monocordo. Lo strumento musicale come accordatura dei saperi (Bologna: Pàtron, 2013).

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