Olio su tavola. cm 19,8x28,8. Al verso sul legno, la scritta "Jean Breughel" a penna e inchiostro bruno. La tavola proviene per discendenza dalla raccolta di Angelo de Rubeis (Trentola, all'epoca provincia di Napoli oggi di Caserta, 1893 - 1954), dal 1929 al 1937 capo gabinetto del Ministero delle colonie quando Emilio De Bono venne nominato ministro. Figlio di Pieter Brueghel il vecchio, Jan Brueghel viene ricordato per la sua folta produzione di paesaggi e nature morte. Le sue vedute paesistiche spesso includono un episodio principale quasi sempre destinato a un ruolo di secondo piano sul fondo, note le sue versioni del Paradiso terrestre dove Adamo ed Eva sono due piccole figure relegate in lontananza. Il primo piano è riservato, come nell'insolito caso presente con la moltitudine dei pesci, alla rappresentazione minuziosa della fauna e della vegetazione più variegate. Jan Brueghel il Vecchio soggiornò a lungo in Italia (1592-1596) in particolare a Milano, dove strinse rapporti con il cardinale Federico Borromeo che fu prima suo protettore e quindi del figlio Jan il Giovane.
In vecchia cornice intagliata con dorature. Con la cornice: cm 36x45