Manoscritti a matita firmate o siglate. Dimensioni varie.
I Lettera: spedita dalla villetta in Versilia (la maisonnette), dove la Duse si rifugiò dopo la fine dell’amore con D’Annunzio, per dimenticare in solitudine il Vate, ma anche per godere dell’aria di mare, benefica per il suo enfisema polmonare. La maisonnette, che vide tra gli ospiti della Duse anche Isadora Duncan, sarà ritratta e descritta molti anni dopo da Galileo Chini in un dipinto dal titolo emblematico: La casa dell’oblio. Dimanche. Cherie, Amie, Ame, voici une semaine, et maintenant voici mon adresse. Avons trouvé au bord de la mer une maisonnette, et dans l’absolue solitude je fais ma cure d’air et immobilité comme le bon docteur da Badenweiler l'avait conseillé. L’aria è balsamo, qui e il sole e la gioia del mare e la terra, mia, italiana. Senza avvedermene ero depressa di nostalgia a Badenweiler, e se veramente devo passare il resto di vita mia ferma e sofferente, preferisco sia al mio mare, e in casa mia! […] Il paese è pieno di bagnanti ma qui è un piccolo piccolo villino fra Viareggio e Motrone, nella bella curva fra Forte dei Marmi e Viareggio […] Resto tutto il giorno sdraiata, come a letto, in pineta […] Ho letto ieri una bella preghiera … (dell’anima alla natura) e ve la manderò quando avrò forza di copiarla. Amandovi di tutto cuore E Du[se]. Questa II Lettera nella quale la Duse fa riferimento è al celebre fisiatra Augusto Murri, pioniere nelle cure delle malattie polmonari, come l’enfisema che affliggeva la Duse. Martedì. Chère Trude, in ritardo rispondo perché presa di qua e di là. Cara, vorrei vanto esservi utile presso Murri, ma Murri è così grande che la sola sua anima accoglie alla prima domanda, ogni creatura che ha confiance in lui […] anch'io insistetti l'estate scorso, a chiedere una grazia, che la bilancia del bene e del male, ha tenuto e tiene in un un tristo equilibrio e, senza accordare a lui che tanto bene ha fatto, un che di magnanimità, che gli sarebbe dovuta (così credo) […] A voi di cuore, fuggendo per via Nomentana. E Du[se]. III Lettera: Suis un peu mieux, mais la nuit très souffrante. Docteur ordonne repos. Mon cœur nous rapproche. Merci d’être si bonne et si noble. Merci pour les bonbons. N’envoyez pas, je ne peux rien prendre. Merci. A vous de cœur. E Du[se]. Accorato riferimento alla grave malattia della Duse. IV Lettera: Lunedì. Non so più niente di Ger. Domando notizie. Io ho interrotto il lavoro al mattino. La corrente dello spirito s’è interrotta, e non riesco rimetterla in risposta diretta. Vado stamane da Hildebrand. Non abitano nella mia casa, ma in una accanto […] Sperai l’altra sera trovare […] Trude, ma niente Ger né Trude. Prego notizie. Saluti di cuore. E Du[se] Scrivere mi è sempre importante. Chiedendo notizie dell’amica Gertrude von Huegelal, la Duse nomina lo scultore tedesco Adolf von Hildebrand, che abitò a lungo a Firenze. L’artista, che aveva lo studio accanto alla residenza fiorentina della Duse, è l’autore del celebre medaglione in bronzo che la ritrae di profilo.