In-folio (mm 314x214). Pagine [8], 696, [8]. Frontespizio in rosso e nero con grande marca incisa in rame, oltre cento xilografie di animali, piante e minerali nel testo. Completo della splendida tavola incisa in rame a doppia pagina fuori testo raffigurante la wunderkammer dell'Imperato, in nitida e ben contrastata tiratura. Pergamena rigida coeva con titolo anticamente manoscritto al dorso (piuttosto sciupata). Frontespizio con tracce d’uso e del tempo (macchiette, strappetti, ecc.); tavola strappata lungo le piegature, parzialmente restaurata al verso e con piccola mancanza al margine inferiore; breve galleria di tarlo al margine interno dei fascicoli A-C, trascurabili forellini all’ultima riga della p. 363-364, strappo al margine di Lll1 (pp. 673-674), sciolte le carte a1 e a4 del fascicolo finale, qualche occasionale alone e macchietta.
Seconda edizione accresciuta nella sezione di botanica da Giovanni Maria Ferro, molto ricercata. L'opera è una descrizione del «Museo delle meraviglie» creato da Ferrante Imperato e, divisa in 28 capitoli, copre tutte le aree delle scienze naturali trattando di zoologia, botanica, mineralogia, idraulica, termodinamica, metallurgia, rettili, creature marine, etc. Per l'edizione venne appositamente preparata una nuova, finissima, tavola del «Museo» dell'Imperato incisa in rame a differenza di quella xilografica della prima edizione. Sulla tavola confrontasi Jammes 1998, 170-171 in cui si proponeva in vendita il legno originale della prima edizione: «Ces bois s'est probablement fendu ou perdu après ce premier tirage car la seconde édition de l'Historia Naturale, parue en 1672 possède un frontispice gravé sur cuivre». Brunet III, 431; Gamba, 1648: «Ed in vero non manca l'opera di ordine logico ne' costrutti, e di proprietà nei vocaboli»; Hunt, 321; Nissen, 2111; Pritzel, 1872. Secondo la notizia in Thorndike VII, 249, il vero redattore dell'opera fu lo scienziato-filosofo nolano Nicola Antonio Stigliola, contubernale di Giordano Bruno, e autore del celebre trattato Il telescopio ouer Ispecillo celeste del 1627.