In-folio (mm 290x203). Carte: LXXXVI. Bellissimo incipit in cornice xilografica e con grande iniziale, altri capilettera, grandi e piccoli, nel testo, che è in romano su due colonne. Qualche occasionale macchietta ma nel complesso copia molto buona in pergamena rigida moderna in stile.
Traduzione in volgare di Valerio Massimo, con il testo perfettamente leggibile e godibile nella sua narrazione relativa alla storia romana, ma con molte considerazioni di natura filosofica. Lo stampatore Albertino (Viano) aveva due fratelli, Bernardino e Giovanni, detto il Rosso. Sul finire del XV secolo, partirono alla volta di Treviso e da lì si stabilirono a Venezia. Nella città lagunare, dove l'arte della stampa stava avendo uno straordinario sviluppo, diventarono tipografi affermati. Al verso dell'ultima carta, una lunga nota manoscritta parla di Giuseppe Beccarelli (1666-1716), eretico bresciano accusato di sodomia.