Album di 193 fogli numerati a matita in alto a destra, contenente in totale 176 disegni e restanti pagine bianche o con appunti. 156 disegni a matita nera e acquerello policromo (11 dei quali a doppia pagina). 20 disegni a matita nera. Fogli: mm 320x250. Album in tela avana con titolo oro entro tassello di pelle al dorso: mm 334x250.
Bicicletta, ciclismo, temi e icone ricorrenti nella biografia di Bucci e nella sua produzione artistica. Nel maggio 1915, insieme a Boccioni, Sironi, Marinetti e Sant' Elia, Anselmo Bucci si era arruolato nel Battaglione Lombardo Volontari Ciclisti Automobilisti nella III Compagnia VIII Plotone. La guerra, ideale romantico, scenario inesauribile di ispirazione per la compagnia di giovani futuristi; attraversata come da neutrali volatori, solo un'eco lontana il fragore della distruzione, il dolore e la morte tenui filigrane. L'esperienza bellica fu allora compendiata nel Croquis du front italien del 1917, originale reportage di guerra in una raccolta di 50 magistrali puntesecche. Dal 28 aprile al 18 maggio 1939 Bucci fu invitato dal Comitato Organizzatore del Giro d'Italia a documentare le tappe della 27a edizione in qualità di artista-cronista. Suo compagno di viaggio fu Orio Vergani, allora collaboratore del «Corriere della Sera». Bucci non era nuovo a questa attivita' di cronista; gia' nel 1935 aveva documentato il Tour de France e nel 1936 il Giro d'Italia da Bari a Firenze. Questa volta è la cronaca di un' Italia diversa, avviata timidamente verso la modernita' e ancora ignara della nuova imminente catastrofe; la scoperta di una identita' nazionale attraverso la mitologia sportiva di Gino Bartali. Un paese raccolto e gioiosamente contrapposto fra sfide leggendarie, corse in salita e fughe solitarie. Il presente album documenta integralmente quel lavoro, raccolto dallo stesso Bucci nell'esatta cronologia delle tappe in fogli numerati. L'incipit e' affidato a una nota autografa di Vergani nella prima pagina dell'album: «Tappa Firenze Bologna - Inseguendo Bartali e Mealli. Anselmo Bucci, pittore automobilante, al lavoro» iscritta a didascalia di una foto tratta da «Sport illustrato» del 1939. La prima illustrazione, usata come frontespizio, raffigura uno scorcio di Firenze con Orsammichele e reca il titolo «Giro d'Italia 1939 da Firenze a Milano» e la data «8 maggio 39». Seguono i disegni, spesso arricchiti di appunti e notazioni. Le numerose indicazioni di colore lascerebbero presupporre un intento di pubblicazione che tuttavia non fu mai realizzata. Cronologia, luoghi e personaggi: 8 maggio: Firenze, Lucca e Collodi (20 disegni). 9 maggio: Firenze (partenza della X tappa), Passo della Futa, Bologna (17 disegni). 10 maggio: Modena, Poggio Rusco, Legnago, San Vito, Monselice, Oriago di Mira, Porto Marghera, Venezia (24 disegni). 11 maggio: Venezia, San Michele al Tagliamento, Cervignano, Trieste. Orio Vergani al lavoro (9 disegni). 12 maggio: Pausa del Giro. Trieste, Sorgenti del Timavo, Isonzo, Aquileia, Redipuglia (23 disegni). 13 maggio: Trieste (tappa a cronometro), Monfalcone, Gorizia, Cividale. Orio Vergani (Orio in bellezza) (15 disegni). 14 maggio: Udine,Tagliamento, Tolmezzo, Forni di Sopra, Pieve di Cadore, Cortina (16 disegni). 15 maggio: Cortina, Valle del Piave, Belluno, Feltre, Mezzano, Pale di San Martino, San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Villabassa (Egna), Trento (20 disegni). 16 maggio: giornata dedicata ad una galleria di ritratti di ciclisti: Canavesi ferito, Bartali, Valetti, Bizzi, Vicini, Cottur (datato 11 maggio), Leoni (datato 11 maggio). (8 disegni). 17 maggio: Trento, Cles, Passo del Tonale, Sondrio. Bertini (il più anziano ciclista del Giro), Orio Vergani (l'ultima telefonata del Giro), Bruno Roghi direttore della «Gazzetta dello Sport» et altri (16 disegni). 18 maggio: Sondrio, Salita del Ghisallo, Milano, arrivo e vittoria di Valetti. (8 disegni). L'album è pubblicato in: D. A. Abadal/M. Fossati/A. Montrasio (a cura di), Anselmo Bucci. L'arte della cronaca. Dal Giro d'Italia al Tour de France, Milano 2008, pagg. 16/19 e numerose riproduzioni.