Pastello policromo su cartoncino avana. mm 886x654. Lucchesi/Pizzorusso, 130. «Ma la semplicità espressiva e la tenera evocazione di un universo francescano [...] si precisa formalmente nel San Francesco del 1922 dove una tecnica concisa ma potente traduce i sentimenti dell'anima facendo sì che "la natura sfrondata da inutili briosaggini spiritualizzata parli ai sensi assieme alle sue figure". Ed è forse proprio quel San Francesco che egli ricorda di aver donato all'amico Libero [Andreotti] quale suggello della loro amicizia, nel corso della prima visita fiorentina». (Laura Lombardi, ivi, p. 136).
Piccoli forellini sparsi, altrimenti ottima conservazione.