3 volumi in-folio (mm 570x365). Pagine [4]; VIII, 168 con 74 (su 79) carte di tavole; IV, 140 con 37 (su 64) carte di tavole; IV, 140 con 60 (su 66) carte di tavole. Per un totale complessivo di 171 (su 209) tavole incise all'acquatinta da Antonio Terreni ed altri incisori ottocenteschi raffiguranti vedute e piante di luoghi della Toscana. Legatura in cartone coevo, liso ai dorsi e con lievi strappi ai piatti. Tracce di foxing sparso, qualche pagina di testo più brunita. Lievi difetti. Nel complesso bella raccolta di stampe ad ampi margini ed in barbe.
L'opera, la più importante e omogenea raccolta di vedute dei luoghi toscani, è considerata a ragione una delle più belle del genere. Bigazzi, 1341; Lozzi II, 5462; Melzi III, 218: «Il testo è dettato dall'Abate Francesco Fontani»; Moreni II, 390: «Nel T. I. vi sono rami 79, nel T. II. 64, e nel T. III. 66, disegnati, e intagliati dall'istesso sig. Antonio Terreni autore, e promotore di quest'opera nel suo genere stupenda, magnifica, e dispendiosa. Niuno fin qui avea preso l'assunto di raccogliere in un sol Corpo tutto il più squisito, che ammirasi sparso nel vasto recinto della Toscana».