In-8° (mm 148x100). Pagine [14], 1 carta bianca, 365, [1], 168, [24]. Marca tipografica xilografata al frontespizio, fregi e capilettera incisi in legno. Carta Cc4 strappata e presente sciolta all'interno del volume. Legatura in mezza pergamena con piatti in carta marmorizzata, titoli entro tassello al dorso. Piatti e dorso lievemente lisi e con piccole mancanze, segni di muffa al contropiatto posteriore. Due piccoli timbri di collezione privata al frontespizio.
Importante trattato sulla tortura del giureconsulto marchigiano Ambrosini, vissuto fra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento. Fra gli argomenti trattati da quest'opera, con il quale l'Autore intende fornire un manuale di diritto criminale, vi è anche l'opportunità di affiancare dei medici a colui che conduce l'interrogatorio così da capire quando interrompere la tortura e quando invece aumentarla. La pragmaticità del testo è evidente sin dall'indice: nel primo libro si affronta ad esempio la casistica «de teste muto, surdo linguam non habente, aut sermone extraneo loquente, & quomodo examinari debeat».