In-4° (mm 280x210). Pagine [10], LIV, 416. Ritratto dell'Autore inciso in rame all'antiporta, veduta della basilica di San Pietro incisa in legno al frontespizio, due frontalini xilografici, dei quali uno con la stessa veduta di San Pietro ripetuta in un contesto più elaborato. Lievi arrossature sparse e qualche carta un po' brunita. Legatura coeva in vitello nocciola con piatti inquadrati da cornice di triplice filetto, titoli al dorso, comparti decorati da motivi floreali e duplice filetto alle unghiature, tutto impresso in oro. Tagli marmorizzati. Minimi difetti alle cerniere e alle cuffie.
Prima edizione; nello stesso anno Le Jay stampò tre edizioni: una in-4° in 1 volume (quella del nostro esemplare), una in-8° in 2 volumi (vedi lotto) e una in-12° in 3 volumi (vedi lotto). Cfr. Fossati-Bellani I, 160; tchemerzine VIII, 44: «Le manuscrit inédit de cette relation, écrit en partie de la main de Montaigne et en partie de celle de son secretaire, fut découvert par l'abbé Prunis, parmi les papiers de l'ancien Château de Montaigne». Stilato per il solo piacere personale, questo diario di viaggio avrebbe dovuto essere distrutto, secondo le disposizioni del suo Autore; Mademoiselle de Gournay del resto non ritenne di pubblicarlo. Eppure quest'opera è di straordinaria importanza per la comprensione di Montaigne e del suo pensiero: oltre ad essere uno dei più grandi pensatori del suo e di tutti i tempi, egli fu anche un grande viaggiatore, e questo resoconto ci tramanda le sue impressioni di viaggiatore curioso e attento ai più piccoli particolari, annotate in maniera spontanea. Il ritratto dell'Autore è firmato A. de St. Aubin, mentre la testatina con la veduta del Vaticano reca la scritta «Papillon Inv. et sculp. 1773».