9 volumi in-8° grande (mm 252x174). Pagine [6], XVI, 380, 8 + 47 carte di tavole; [8], XVIII, 376, [8] + 48 carte di tavole; [8], XL, 352, [8] + 48 carte di tavole; [8], 392, [10] + 49 carte di tavole; [8], CVII, [1], 376, [10] + 63 carte di tavole; [8], 392, [8] + 49 carte di tavole; [8], VIII, 396, [8] + 50 carte di tavole; [8], VIII, 460, [10], 37, [3] + 53 carte di tavole. UNITO CON: Le Prisme, encyclopédie morale du dix-neuvième siècle. Paris: L. Curmer, 1841. In-8° grande (mm 252x174). Pagine [2], 476, [4]. Con un totale di 407 illustrazioni fuori testo e oltre 1500 illustrazioni incise in legno nel testo. Ogni volume (ad eccezione de Le Prisme) con occhietto, frontespizio inciso, frontespizio tipografico e dedica dell'editore. Arrossature sparse, bruniture sparse sia al testo che alle tavole, una tavola slegata e una posposta dal legatore al volume 4, grossa macchia d'unto a poche carte centrali e poche finali del volume 6 (il primo sulla Province), qualche strappetto e altri minimi difetti ma esemplare completo del testo e delle tavole: manca solo la mappa della Francia a colori. Legatura coeva in mezza pelle con piatti marmorizzati e titoli impressi in oro al dorso; tagli spruzzati di blu. Minimi difetti. Ex-libris B. Guastalla ai contropiatti anteriori.
Edizione originale. Esemplare mancante della mappa della Francia ma completo di tutte le 407 bellissime tavole di ritratti di tipologie di persone, lavoratori ed etnie, che insieme alle descrizioni e alle altre moltissime illustrazioni intercalate nel testo costituiscono un monumentale e ineguagliabile affresco della società francese della metà del XIX secolo. L'opera si articola in 3 parti: la prima, composta da 5 volumi, è consacrata a Parigi; la seconda, in 3 volumi, è dedicata alla Province; la terza è intitolata Le Prisme «partie intégrante de cet ouvrage et formant le neuvième volume». «Cette publication est la plus importante des éditions Curmer, l'éditeur avait mis tout en oeuvre pour réussir, s'adressant à toute une pleiade de littérateurs [...] comme Balzac, Jules Janin, E. de la Bédollière, Karr, Soulié, Nodier, Gautier, Nerval, Gozlan», disegnatori fra i più stimati come Bellangé, Charlet, Daubigny, Daumier, Gavarni, Grandville, H. Vernet, Isabey, Tony Johannot, Eugène Lami, Meissonier, Henri Monnier, Traviès; incisori del calibro di Lavieille, Porret, Orrin Smith, Hébert, Brugnot, Piaud, Gérard, Gusman etc. (Carteret III, 245); Vicaire III, 794.