In-4° (mm 200x145). Pagine [2], 16 + 1 carta di tavola incisa in rame da Francesco Nacci. Marca tipografica incisa in legno al frontespizio e capilettera xilografici. Esemplare con le carte di testo e la tavola leggermente rifilate e con qualche sporadica e lieve fioritura. Legatura muta moderna in cartonato.
Rarissima prima edizione. L'Autore aveva inviato una lettera al Redi in cui esponeva la sua teoria sulla natura acarica della scabbia; e il Redi, dopo averla corretta ed integrata, aveva deciso in quello stesso anno di pubblicarla, contribuendo a divulgare questa importante scoperta: il Bonomo non solo individua la causa della scabbia ma dimostra per la prima volta nella storia della medicina che un organismo di dimensioni microscopiche è la causa di una malattia definita. Egli racconta che dopo aver osservato delle donne che scoppiavano le bollicelle acquaiole dei loro piccoli figliuoli rognosi e ne facevano uscire dei piccolissimi globetti bianchi, aveva deciso insieme al collega Giacinto Cestoni di osservarne uno al microscopio, facendo una incredibile scoperta: «ravvisammo con certezza indubitata. che egli era un minutissimo bacherozzolino, somigliante in qualche parte alle Tartarughe; bianco di colore, con qualche solco d'ombra sul dorso, insieme con alcuni radi, e lunghi peluzzi». Castiglioni 480; Heirs of Hippocrates 716; Krivatsy 1522; Norman 265; Morton 4012; Wellcome II, 201; Walleriana 1288.