In-folio (mm 355x225). Pagine [10], 402 [i.e. 404], con 2 carte di tavole fuori testo e 140 illustrazioni incise in rame a piena pagina - tranne una - nel testo. Esemplare con carta L2 bianca, correttamente numerata 47 al recto e 48 al verso. Antiporta con raffigurati due leggiadri e nobili destrieri, ritratto dell'Autore in ovale in apertura del Primo Libro, entrambi calcografici, fregio xilografico al frontespizio, capilettera e finalini incisi in legno. Qualche carta lievemente brunita e macchia d'unto al margine esterno delle carte, più visibile in poche pagine in principio e in fine d'opera, taglio con perdita di qualche lettera a carta Q2. Legatura settecentesca rimontata, in piena pergamena rigida con titoli manoscritti al dorso.
Prima edizione di questa opera molto importante sull’equitazione, sulla cura del cavallo, sulla storia e sulla tecnica della scherma: i cinque libri in cui è articolata trattano nell'ordine del cavalcare, dell’imbrigliare, delle varie fogge di briglie, dei “circoli seu torni, mezzi torni e linee” per domare i cavalli, della medicina dei cavalli. Cfr. Bibl. generale della scherma, 59-60; Brunet I, 159; D'Afflitto, 212, l'opera «fu ricevuta dal pubblico più tosto con applauso», anche per il ricco apparato iconografico: corredano il testo moltissime illustrazioni di tracciati di maneggio, di animali (compreso il rinocerote [sic!] di dureriana ispirazione), di ritratti dei napoletani illustri nella scherma del suo tempo, sia a cavallo che a mezzo-busto, e un incredibilmente ampio campionario di briglie; Huth 28; Piantanida I, 131; manca a Mennessier de la Lance.