Penna e inchiostro metallo-gallico, anche acquerellato, con tocchi di biacca a pennello; carta bianca, a vergelle. Foglio: mm 200x165. Sia l’iconografia che lo stile grafico dai netti chiaroscuri, resi ancor più accentuati dall’uso della biacca, riconducono nell’alveo di questo allievo di Schedoni, nativo e operante a Parma (cfr. Riccomini, 1988), tra le cui opere più celebri è la Sacra Famiglia della Pinacoteca di Parma (cfr. Ghidiglia Quintavalle, 1956). Nell’angolo inferiore destro, sul verso, è presente un marchio di collezione poco leggibile.
Alcune macchie d’inchiostro sul verso e tracce di un precedente incollaggio lungo il lato sinistro, sempre dal verso, ma nel complesso è in ottime condizioni di conservazione.