Acquaforte con ritocchi a bulino. Matrice: mm 317x377. Foglio: mm 314x374. Vasta, 2008, p. 20. Esemplare (conosciuto in unico stato) appartenente alla serie in 12 tavole tratte al Camerino Farnese, affrescato da Annibale Carracci, all’interno del Palazzo omonimo a Roma, verosimilmente inciso da Pietro Aquila prima del 1677, anno in cui Giovan Giacomo de' Rossi pubblicò la serie di Galleria Farnese. Questa tavola in particolare deriva dalla tela che ornava il camerino, che si trova oggi a Capodimonte. L’opera fu dedicata al cardinale francese César d'Estrées, allora rappresentante degli interessi di Luigi XIV presso la Curia romana. Nel margine inferiore si legge infatti: “Eminentissimo ac Rev.mo Principi Cesari D'Estres S.R.E. Cardinali Amplissimo Heroicae virtutis imagines ab egregio pictore Annibale Carraccio mira artis elegantia, in Farnesianis Aedibus expressas tibi sacro eminentissime princeps; ut, cum ipseearum exemplar in pectore geras, alinis coloribus tua facta adumbrata intuearis, et agnoscas em.V. Humilissimus, atque Addictissimus Servus Io. Iacobus de Rubeis [...]. Annibal Carraccius pinx. in Aedibus farnesianis Io Iacobus de Rubeis formis Romae ad Templ. S. Mariae de Pace cu. priv. S. Pont. Petrus Aquila delin. et sculpsit”.
Carta bianca vergellata, con due splendide filigrane (doppio cerchio con giglio trilobato e uno scudo) di notevoli dimensioni, rispettivamente a destra e sinistra del foglio. La stampa, rifilata poco oltre i margini, è su passe-partout e controfondata, ossia interamente incollata a una carta antica, vergellata anch’essa, con una vasta piegatura al centro (forse faceva parte di un album). In controluce si vede qualche lieve spellatura sul verso della stampa, che nel complesso è in ottime condizioni e mantiene fresca l’inchiostratura.