Asta 15 - I / LIBRI, MANOSCRITTI, STAMPE E DISEGNI

ven 16 MAGGIO 2014
Lotto 32

Baretti Giuseppe

Lettera [...] ad un suo amico di Milano sopra un certo fatto del Dottor Biagio Schiavo da Este.

Non datata, ma 1747 ca.

Manoscritto cartaceo in-8° (mm 168x144). Carte [36], 5 bianche. LEGATO CON: Giuseppe Baretti [attribuito a], Primo cicalamento sopra le cinque lettere del Sig. Giuseppe Bartoli intorno al libro che avrà per titolo "la vera spiegazione del dittico Quiriniano". Manoscritto cartaceo non datato, ma 1749 ca. Carte [29], 2 bianche. LEGATO CON: Giuseppe Baretti, Primo cicalamento sopra le cinque lettere del Sig. Giuseppe Bartoli intorno al libro che avrà per titolo "la vera spiegazione del dittico Quiriniano". S.d.t. [Lugano: Tipografia Agnelli, 1749?]. Pagine 39, 1 bianca. Legatura coeva in piena pelle marmorizzata con titoli impressi in oro su tassello al dorso a 5 nervi.



2 opere manoscritte e 1 opuscolo a stampa del Baretti legate in un unico volume. La prima opera manoscritta si articola in tre lettere, nelle quali l'Autore racconta in forma ironica a un ipotetico amico come si fosse vendicato del Dottor Schiavo, che aveva composto un sonetto ingiurioso contro di lui; questa operetta venne stampata in Lugano dalla tipografia Agnelli nel 1747. Il secondo opuscolo, di cui nel nostro esemplare sono presenti sia la versione manoscritta (presumibilmente di mano del Baretti) che quella a stampa, è indirizzato contro il Bartoli, figura di spicco nel dibattito culturale sorto intorno alla Elena degli antiquari, ossia un antico dittico acquistato dal cardinale Quirini e da qui detto quiriniano; l'aggredire così aspramente un professore con «questo Cicalamento che vuolsi stampato in Lugano in quel medesimo anno 1749 [...] parve in que' tempi atto d'irriverenza [...] e il Baretti fu astretto a sopprimer quel libro, e minacciato di più gravi pene, se osasse diffonderlo» (De Tipaldo IX, 53); pubblicato senza data, alcuni repertori indicano come anno di stampa il 1749, altri il 1758: probabilmente l'opera fu stampata intorno al 1750 perché «a cagione di questo secondo opuscolo dovette il Baretti spatriare e recarsi a Londra nel 1751» (Fiorini n. 125); cfr. anche Bibliografia luganese del Settecento I, 21.

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