In-folio (mm 340x235). Pagine [18], CCLXIX, [17], manca l'ultima carta bianca. Con ritratto calcografico di Ferdinando II all'antiporta, frontespizio in rosso e nero con vignetta incisa in rame e 75 incisioni in rame a piena pagina nel testo. Moltissimi capilettera xilografici e 32 fra testatine e finalini incisi in rame nel testo. Lievi fioriture sparse. Legatura ottocentesca in mezza pelle maculata con punte, piatti in carta varese e tagli marmorizzati. Titoli impressi in oro entro tassello al dorso. Punte e dorso leggermente lisi. Ex-libris applicato al contropiatto anteriore, altro ex-libris della famiglia Ricasoli Firidolfi applicato al verso del frontespizio
Prima edizione in seconda tiratura di quest'opera fondamentale per la divulgazione del moderno metodo di sperimentazione scientifica. Si tratta dell'unica pubblicazione dell'Accademia del Cimento, di cui fecero parte oltre al Magalotti il pupillo di Galileo Viviani, Borelli, Steno, Redi, Cassini ecc. Cfr. Brunet V, 29; Carli-Favaro, 377; Cinti, Bibli. Galileinana, 163; Dibner 82: «This Academy flourished for only 10 years (1657-1667) in Florence and represents the first group effort at scientific investigation on the part of some ten scientists [...]. Their combined efforts, publisced in the above book, served as a model to other Groups in the use of methods they evolved and instruments they developed»; Gamba 852; Graesse VI, 218; Riccardi II, 407; Piantanida I, 1664. L'opera si fregia del ritratto del dedicatario Granduca Ferdinando II inciso in rame all'antiporta da François Spierre, di 75 tavole a piena pagina raffiguranti barometri, termometri e numerosi altri strumenti scientifici incise da Giovanni Francesco Modiana forse su disegni di Della Bella, oltre che di 30 fregi posti a mo' di finalini e testatine incisi da Valerio Spada (alcuni siglati in lastra).