Penna e inchiostro acquerellato; carta bianca a vergelle. Foglio: mm 254x175. Supporto: mm 280x203. Il bellissimo studio è forse collegabile alla preparazione di una tavola. Per la composizione, è assimilabile alle pale di San Gimignano (datazione 1590 ca.) e del Duomo di Napoli (cfr. M. di Giampaolo, Balducci o Corenzio? Un’ipotesi, in Kunst des Cinquecento in der Toskana “Italienische Forschungen herausgegeben vom Kunsthistorischen Institut in Florenz”, Folge 3, Band 17, a cura di M. Cämmerer, Bruckmann, München, 1992, pp. 329-334).
Il disegno è interamente incollato a un supporto cartaceo (sec. XVIII) e inquadrato da due linee di cornice eseguite a penna e inchiostro nero. A parte due forellini, è in ottime condizioni.