Manoscritto a inchiostro nero. 1 bifolio, scritte 3 pagine. Su carta intestata “Senato del Regno”. Dimensioni mm 210x132.
Lunga lettera a proposito dell’apertura di «50 od 80 concorsi a cattedre universitarie». «Io mi preoccupo della mia successione e tale mia preoccupazione è legata agli interessi degli studi, al prestigio della cattedra da me occupata per oltre 46 anni ed anche a considerazioni di ordine morale e di giustizia. Non ho difficoltà a dichiarare che c’entra anche il desiderio di esercitare un’azione favorevole rispetto ad un elemento di grandissimo valore […] trattasi di mio nipote […]. La mia tesi […] è che la cattedra di Patologia Generale di Pavia figuri tra le 80 o 50 da mettersi a concorso! A favore di questa tesi io invoco l’appoggio […]. Il fatto che mi preoccupa è che della Giunta certamente fa parte il Monti […]». Golgi, professore, medico e filantropo (si occupò di malaria, pellagra, vaiolo, colera, malattie dei poveri) ebbe tra i suoi allievi anche la rivoluzionaria Anna Kuliscioff, che ospitò nei suoi laboratori senza aver ottenuto il permesso dall' ateneo. In questa occasione, però, non la raccomandò preferendo il nipote.