Penna e inchiostro nero e grigio acquerellato; carta bianca vergellata con filigrana (uno scudo stemmato). Foglio: mm 185x270. Forse eseguito in occasione della venuta di Hackert in Italia settentrionale in compagnia dell’amico, l'ingegnere Charles Gore (cfr. Jakob Philipp Hackert, Europas Landschaftsmaler der Goethezeit, ed. by Hubertus Geissner, Ernst-Gerhard Güse, Ostfildern, 2008).
Piccole macchie, soprattutto al verso, e leggero foxing diffuso.