Penna e inchiostro acquerellato; carta bianca a vergelle. Foglio: mm 205x149. Sul verso una lunga missiva autografa: “Vedo come Vostra Signoria non si contenti della fattura del quatretto, che havendolo anco considerato li Padri, così fu anco il loro parere, et come le ho scritto dovendo fare un regalo à una mia Divotta vedrò di contentarvi in altra fattura che vado divinando di fare, perché non restiate mal sodifatto, et così feci scrivere al Padre ne fa esso che mi auguro come Lei in mattina, e resto cominciarla. D.V. S. V. Maria […] li 28 Luglio 1697 […]”. È molto probabile che la composizione del nuovo dipinto a cui il testo della lettera si riferisce sia quello dello schizzo disegnato al recto del foglio. Esso è poi stato chiaramente piegato più volte per essere inviato al destinatario di cui non è indicato il nome.
Il foglio è incollato per il verso del bordo sinistro ad un cartone rigido, per essere incorniciato. Alcune lacune e fori lungo il bordo superiore e un leggero ingiallimento che lascia però intatto il disegno di grande qualità grafica.