Manoscritto a inchiostro nero. 1 carta, scritta a recto e verso. Dimensioni: 285x220 mm. SI AGGIUNGE: Debenedetti Giacomo, Svevo e Schmitz. Dalla Rivista “Il Convegno”. Gennaio-Febbraio 1929. Con dedica autografa di Debenedetti.
I DOCUMENTO: Lo scrittore triestino confida all’amico la sua tristezza per il Trattato che portava alla perdita dell’Istria: «in una delle giornate più tristi della mia vita (ne ho passate tante […] ma credo che questa sia la più triste di tutte) in cui l’Italia firma un trattato di pace che annulla i nostri sacrifici della guerra di redenzione e le toglie Trieste e l’Istria, apprendo dal giornale che mi è stato assegnato per Ginestre il premio “tesoretto di Brera”. E’ una consolazione […]. È un riconoscimento di tempi liberi. Negli anni del fascismo fui sulla soglia di vari premi […]».