Alberto Martini (Oderzo, 1876 - Milano, 1954)

Penna e inchiostro di china. mm 360x255 su cartoncino bianco-beige con filigrana tedesca Schoellers Hammer Marke. Firmato e titolato nel riquadro in basso. “Le prime tavole per Macbeth risalgono al 1909; Martini vi lavorò fino al 1911, e forse al 1914, come risulta dai dodici disegni a penna di china esposti nel marzo di quell’anno alla Galleria Goupil di quell’anno (a questi comunque bisogna aggiungere cinque studi preparatori a matita appartenenti alla collezione degli eredi). Analogamente alle illustrazioni per Amleto, coeve, Martini guarda a Shakespeare come a Dante, secondo l’ottica della interpretazione prometeica del primo Romanticismo”. Marco Lorandi in Alberto Martini. Mostra antologica, catalogo della mostra, Milano 1985, p. 171. Disegno ivi riprodotto a p. 173, n. 172. Disciplina e trasfigurazione. Alberto Martini e il teatro, catalogo della mostra a cura di M. Lorandi, Milano 1992. p. 47, n. 20 SI AGGIUNGE: Id., Lady Macbeth & Macbeth. Macbeth Atto I. 1909-1910. Matita di grafite. mm 310x210. Titoli in basso. Disegno preparatorio. E’ uno di quelli a cui fa cenno Marco Lorandi (vedi sopra). Disciplina e trasfigurazione. Alberto Martini e il teatro, catalogo della mostra a cura di M. Lorandi, Milano 1992, n. 35, p. 50. SI AGGIUNGE: Id., (Lady Macbeth & Macbeth. Macbeth Atto I). 1909-1910. Litografia. mm 270x202. Foglio: mm 355x255. Priva di titoli. Riproduce in controparte il disegno finito. Non catalogata da Meloni ed inedita, quasi sicuramente prova unica. Come nel caso della litografia Amleto, Martini probabilmente aveva in mente di riprodurre i disegni per Hamlet e Macbeth in litografia per farne un’edizione a stampa che mai vide la luce. Questa potrebbe esserne la preziosa testimonianza. Pregiatissimo e unico insieme.

III opera: Presenta alcuni strappi ai margini.