Bulino. mm 245x272. D’Arco, n. 9. Massari, 139. Firmata “Diana” sul primo pilastro del ponte partendo da sinistra. Il soggetto raffigura Orazio Coclite che, dopo aver difeso il ponte dai Sanniti, si getta nel Tevere dando ordine che il ponte Sublicio venga distrutto, ed è nello stesso verso dell’affresco eseguito da Rinaldo Mantovano nella Sala di Attilio Regolo nel Casino della Grotta a Palazzo Tè, su un disegno di Giulio conservato a Chatsworth. Del rame si conoscono tre stati: il I avanti ogni indirizzo, il II con l’indirizzo “Giob. a de Rossi in P. Navona”, il III con la scritta all’angolo superiore destro “presso Carlo Losi” (editore attivo attorno al 1770).
Bella prova su spessa carta vergellata con filigrana “Fiore di giglio in doppio cerchio”. Rifilata alla linea d’inquadramento, interamente visibile. Diffuse fioriture, visibili soprattutto al verso, dove agli angoli superiori permangono tracce di vecchio incollaggio e due brevi brachette di carta. Altrimenti conservazione ottima.