Matita di grafite, penna e pastello. Misure varie, da mm 295x210 a 160x55, di cui 3 firmati. S. Nucci frequentò l'Accademia di Belle Arti di Bologna, dove fu allievo di G. Stagni e C. Alberi. In forme accademiche neosecentesche realizzò diverse opere a fresco nella sua città: negli anni '40 prese parte alla decorazione della chiesa dei Cappuccini e nel 1851 dipinse i Santi Pietro e Paolo nella chiesa di Santa Maria della Carità. Nel 1856, in collaborazione con A. Besteghi, decorò l’atrio del nuovo teatro di Rimini. Anche l’interno del vecchio teatro di Argenta era decorato con suoi affreschi, mentre gli scenari del faentino Romolo Liverani rappresentavano Giovanni Battista Aleotti nell’atto di mostrare al duca di Parma il disegno per il teatro da erigersi in quella città. Disegni qui presentati documentano decorazioni per i teatri di Porretta e Savignano. Integrò la sua attività di decoratore con la realizzazione di pale d’altare e di opere a carattere profano, alcune delle quali furono presentate alle esposizioni bolognesi (1852, Socrate in atto di bere la cicuta; 1867, L'amor coniugale, coll. privata). Fu anche ritrattista (Ritratto di Giuseppe Mazzini, 1874, Bologna, Museo Civico del Risorgimento) e si misurò con temi di vita contemporanea.
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