Xilografia a due legni. mm 570x400. Conti, 1929, tav. II. Orano-Di Marzio, 1929, p. 5. Iscrizioni: "A lui MCCCXXI - Adolfo De Carolis incise MCMXX". Realizzata per il sesto centenario della morte di Dante, ne esistono due versioni, una titolata Dante Alighieri e una Dante Adriacus. La seconda versione modificata fu voluta da D'Annunzio. Il presente esemplare dovrebbe corrispondere alla prima ma è privo del titolo, rifilato al momento del vecchio montaggio in cornice. Dante è raffigurato frontalmente, a mezzo busto, con lo sguardo fisso davanti a sé e il capo cinto d'alloro, dopo aver concluso la stesura della Divina Commedia. Le mani sono incrociate sopra agli ultimi versi della Terza Cantica. In primo piano, sullo scrittoio, sono collocati altri due libri: il Convivio, alla destra del poeta, e la Vita Nova, alla sua sinistra. Sullo sfondo, tre arcate chiudono la scena a simboleggiare le tre cantiche: quella di sinistra, immersa nel buio, rappresenta l'Inferno, quella centrale, coperta dal volto del poeta, il Purgatorio, e quella di destra, imbevuta di luce e con una lucerna accesa (simbolo della Sapienza), il Paradiso.
Esemplare rifilato, conservato in bella cornice d'epoca.