Olio su tela. cm 24x20,5. Firmato in basso a destra. Opera di pregevolissima qualità, in cui si esprime ad alto livello di caratura formale lo stile della maturità di D’Ancona, allorché il pittore, come peculiarità della sua ispirazione, si dedica all’indagine della psicologia femminile, intuendo e delicatamente riportando sulla tela i moti impercettibili che agitano l’animo di giovani e assorte fanciulle, rendendo la forma specchio fedele di una complessa realtà interiore. Il dipinto è con ogni probabilità da ascriversi al periodo che vede l’artista risiedere a Parigi, tra il 1868 e il 1874, o all’ultimo triennio della sua attività, svolto dal 1875 al 1878 a Firenze, in anni dove le suggestioni della pittura macchiaiola, cui si avvicina nel 1855 frequentando il Caffè Michelangiolo, lasciano il passo al riemergere dei ricordi d’Accademia: le morbide fluenze e i sottili trapassi chiaroscurali del Bezzuoli, suo maestro a Firenze, il magistero di Paolo Veronese e Palma il Vecchio, ammirati a Venezia nel 1856 con Telemaco Signorini. Ospite del fratello Giacomo nella casa parigina della moglie Henriette Oulman, nei primi anni ‘70 D’Ancona concentra il suo interesse sulla figura muliebre, indagata in nudi di delicata sensualità, e in ritratti dove è vista di spalle, oppure, come nel nostro dipinto, di tre quarti, onde accentuarne il mistero della personalità, il cui scandaglio è unicamente delegato alla capacità di penetrazione spirituale dello stile. Artista a produzione selezionata, circa mezzo migliaio di opere, è molto raro e ricercato sul mercato nazionale e internazionale.
SI AGGIUNGE: Cornice di stile barocco in legno scolpito.