Matita e inchiostro acquerellato su carta. cm 15 x 24,5. Firmato in basso a destra. Fra i primi a introdurre in Italia le poetiche naturaliste sorte in Francia col paesaggismo di Barbizon, Palizzi, il cui primo viaggio a Parigi risale al 1855, è da considerarsi il caposcuola del verismo pittorico italiano, declinato in chiave oggettiva e antiretorica, aliena da compiacenze romantiche come da uno stile ingenuamente mimetico del Vero, che egli invece, grazie alla sapiente percezione dei valori di luce e dei rapporti tonali, riesce sempre a trasfigurare in una sintesi formale asciutta ed essenziale, arricchita da cromatismi vivaci e pastosi. Anche in questo delizioso acquarello, è proprio la valenza della luce e dei chiaroscuri a dosare naturalmente l’emergere dei dettagli della visione, comunicando un effetto di poetica verosimiglianza atmosferica. Firma infrequente, Palizzi è artista attualmente tra i più ricercati sul mercato nazionale.
-