Olio su tavola. cm 12,5x31. Firmato in basso a sinistra. Opera che riassume felicemente la sintesi operata da Scorzelli tra l'afflato veristico della sua prima formazione, svolta sotto l'egida della pittura partenopea di metà Ottocento, e l'impianto vedutistico mobile e dinamico desunto dal suo principale riferimento artistico, Giuseppe De Nittis; elementi fusi, come in questo caso, all'insegna di una pennellata accurata e dal registro cromatico sobriamente attinente al soggetto.
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