Penna, inchiostro e matita su carta azzurrina. mm 200x275. Al retro a matita: "Adriano Baldini di Faenza". Allievo di Pasquale Saviotti, che dirigeva la pubblica scuola di disegno, il B. fu-segnalato fra i giovani che dovevano essere inviati a Roma per completare gli studi con le sovvenzioni della Compagnia di S. Gregorio. A Roma fu attirato nell'orbita del suo concittadino T. Minardi, già pontificante nell'Accademia di S. Luca col suo purismo di estrazione raffaellesca prima maniera. Ciò nonostante, tornato a Faenza, il giovane B. intraprese la professione di decoratore d'ambienti secondo la tradizione locale che si rifaceva agli schemi di F. Giani. Si aggiunge: Anonimo fine sec. XVIII-inizio sec. XIX. Figura maschile che tiene una corda. Matita rossa su carta avana. mm 455x290. Carta vergellata con filigrana "Blanchet a Rives".
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