Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello seppia, tracce di matita di grafite. Carta vergellata bianca apparentemente priva di filigrana. In basso a destra la scritta "GSanti" matita di grafite. mm 220x298. Restando molto rari i disegni di attribuzione certa, l'indicazione della scritta si può ipotizzare sostenuta dalla condotta disegnativa del foglio, vicina ai modi di Ubaldo Gandolfi presso il quale Giuseppe Santi si formò. In altri disegni lo stile, già con echi neoclassici, è maggiormente improntato sull'esempio dell'altro suo maestro Filippo Pedrini.
Foglio lievemente sgualcito con traccia di due pieghe trasversali a sinistra.