Olio su compensato. cm 100x70. Firmato e datato in basso a destra: "S. Fiume 1931. IX EF". L'opera fu eseguita quando l'artista aveva solo 16 anni ed era studente a Urbino, presso l'Istituto d'Arte, grazie a una borsa di studio. L'iconografia del santo, sia in pittura quanto in scultura, è sempre vista raffigurata con un bastone di legno stretto dalla mano destra. Dalla cima, a tabernacolo, spuntano dei fiori. Raro "incunabolo" di Salvatore Fiume, di cui, di quegli anni di alunnato, sono note le tredici acqueforti che servirono per illustrare la Secchia rapita del Tassoni edita dall'istituto d'arte di Urbino. Esse furono incise nel 1935, quando Fiume era studente del Biennio di perfezionamento.
Minime mancanze lungo i margini.