Manoscritto a penna nera su carta intestata “Delegato Apostolico / in Japonia”. 5 pagine scritte recto e verso. Dimensioni: mm 297x208. SI AGGIUNGONO: 7 lettere, 1 documento a stampa, 1 cartolina e 1 patente di guida slovacca (1932) dei cardinali Carlo Agostini, Adolf Betram, Giovanni Bonzano, Giovanni Panico, Gerardus del Proenca, Domenico Tardini e Gustavo Testa. Anni ’30-’50. Dimensioni varie.
I DOCUMENTO: Lunga lettera, densa di notizie, scritta dal Delegato Apostolico a Tokio, subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Marella fu in Giappone dal 1933 al 1948. Dovette affrontare la delicata situazione relativa all’espansione missionaria della Chiesa e le dure contingenze della seconda guerra mondiale. Si adoperò per lo sviluppo delle vocazioni indigene, e durante il conflitto si occupò del soccorso delle vittime e dei prigionieri di guerra. “[…] Mi vado assestando al meglio in questa casa affittata sull’orlo delle rovine, ma tu immagini certamente le difficoltà del dopo guerra […]. C’è molto da scrivere per informare Roma: tutta la corrispondenza passa per Washington e arriva bene […] però da Roma ho ricevuto soltanto […] lettere del 1942, 43 e 44: roba fresca! […] C’è stata la riunione annuale […] molti dalla Cina sono venuti […]. Non possiamo dire che dal Quartier Generale ci ostacolino […] ma ci è fatto indirettamente osservare che non si può far troppo rumore […] altrimenti Buddisti e Shintoisti che hanno tutti i loro ministri […] faranno proteste […]. Il Generale Marshall è partito e non l’ho veduto […]. C’è molto movimento verso la religione […] e c’è speranza che la grazia di Dio attecchisca su queste anime […]. Abbiamo bisogno dei frati […]”.