Xilografia a due legni. mm 200x200. Impressa sulla copertina di "Noi", Raccolta Internazionale d'Avanguardia, Anno III, N. 1, gennaio 1919. Fascicolo completo di 28 pagine. I futuristi e l'incisione, a cura di F. Parisi e G. Marini, catalogo mostra Lucca 2018, Milano, Silvana Editoriale, 2018, p. 115, n. 124.
Nel giugno del 1917, in piena guerra mondiale, Bino Sanminiatelli ed Enrico Prampolini fondarono a Roma la rivista «Noi». Il loro intento di europeizzare la cultura italiana è reso evidente nel sottotitolo della testata "Raccolta internazionale d'arte d'avanguardia", riportato anche nella dicitura in francese. I primi tre numeri uscirono ad intervalli irregolari (giugno 1917, febbraio 1918, gennaio 1919) al costo di L. 0,30, redatti in via Tanaro 89 a Roma; sul fascicolo del gennaio 1919 compare come editore la Casa d'Arte Italiana. Lo scopo del periodico, esplicitamente espresso da Prampolini, è «la fusione delle tendenze artistiche», l'applicazione all'arte della più rigorosa disciplina, la compenetrazione dell'impostazione nazionalistica con istanze europee. Fedele a questo spirito, la rivista accoglierà volentieri e con generosità "ogni serio lavoratore, anche se nuovissimo, ogni caratteristica manifestazione di gruppo, di gruppo, di tendenza, di movimento, venga essa dall'Italia o dall'estero". «Noi» dimostrerà particolare interesse nei confronti dell'allora nascente movimento Dada. Ciò si spiega sia attraverso l'adesione di Prampolini al Dadaismo, sia per la ricercata (e ottenuta) collaborazione di Evola - che pubblicherà sul fascicolo del gennaio 1920 il manifesto L'Arte come libertà e come egoismo- e del suo gruppo. G. Manghetti (a cura di), Noi 1917-1925. Raccolta internazionale d'arte d'avanguardia, 2 voll., Rimini, Raffaelli, [2006]. G. B. Nazzaro, Noi, in E. Godoli (a cura di), Il dizionario del futurismo, Firenze, Vallecchi, 2001, pp. 793-794.
Traccia di piega verticale e alcuni segni d'uso.