In-12° (mm 140x70). Carte [4], CCCLXII. Spazi per capilettera con letterine-guida, marca dello stampatore in fine. Esemplare lievemente rifilato e con l'inchiostro di coloritura dei tagli visibile in parte anche sui margini delle carte, con strappetti marginali e una lacuna a carta CXLIIII con perdita di poche lettere. Legatura settecentesca in piena pergamena rigida, un po' sformata al piatto anteriore e con titoli impressi in oro su tassello al dorso. Tagli blu. Alcune note di mano coeva al testo in principio.
Lazzaro de' Soardi è considerato insieme al Paganino uno dei due stampatori veneziani avvicinabili ad Aldo per originalità e desiderio di sperimentare: questo perché attuò singolari innovazioni nel formato e nel carattere delle sue edizioni. De' Soardi sperimentò per primo il formato in-12° associandolo a un nuovo carattere che ad esso ben si adattava, la 'lettera galante' 54. Prima del Quintiliano, il dodicesimo era stato impiegato nel 1511 per il Petrarca e Cicerone. Annali tipografici di Lazzaro de' Soardi, 95.